Siete stati a Cheese 2015? Non ditemi di no perché vorrebbe dire che vi sareste persi una grande manifestazione. Se invece vi state chiedendo che cosa sia Cheese allora vi consiglio di cambiare sito e iniziare a leggere altro.
La decima edizione della manifestazione con più lattosio d’Italia ha, secondo il mio modestissimo parere, letteralmente spaccato!
336 stands di 23 nazioni, se contiamo anche l’Italia, hanno invaso la bella Bra. Migliaia visitatori hanno Bramato un pezzo di formaggio. Morbidi, stagionati, alle erbe, di mucca, di capra, di mucca e di capra alle erbe, insomma ce n’era per tutti i gusti.
Ma andiamo a scoprire la classifica delle cose che mi hanno colpito di più di Cheese ’15.
Formaggio dall’odore diversamente buono: Il Puzzone di Moena.
Formaggio ‘Non ci sarà un domani’: Provola affumicata e fritta con marmellata di Ribes (Polonia)
Migliore Maglietta: Stracchino Stagionato di http://www.melemangio.it
Migliore frase della rassegna: Sai di formaggio (passante)
Migliore storia in assoluto: Francia “abbiamo 100 capre e 2 mucche. il nostro è un allevamento super natural. Stagioniamo il formaggio come si faceva prima della 1°Guerra mondiale quando i frigoriferi ancora non c’erano.
Commessa più distrutta: Norvegia
Sorelle più belle: Inghilterra White Lake.
Migliore incartatore: The Fine Cheese Co.
Formaggio più attraente per fattoni: www.jumi.lu
A questo formaggio (Toma) sono stati aggiunti dei semi di marjuana.
Migliore grafica: Panino lucano.
Miglior stand in assoluto: Assaggiatori di Formaggio (probabilmente anche di vino, di tanto vino).
La verità è che Cheese mi ha stupito in tutto e per tutto e se oggi riusciste a fare un salto sicuramente non ve ne pentireste. Slow Food ha nuovamente organizzato con maestria una delle manifestazioni più belle del panorama italiano.